
L’intelligenza artificiale sta cambiando il volto della medicina, e la salute mentale non fa eccezione. Diagnosi predittive, chatbot terapeutici, analisi automatica del linguaggio e monitoraggio del comportamento sono solo alcune delle applicazioni emergenti nel campo della psichiatria e della psicologia clinica. Ma quanto possiamo davvero affidarci agli algoritmi per curare ciò che di più umano esiste: la mente?
Ne parliamo con il Digital Mental Health team del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università di Milano-Bicocca: Francesco Bartoli, direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria e con una lunga esperienza nella ricerca clinica e nella prevenzione dei disturbi mentali, Cristina Crocamo e Ilaria Riboldi, ricercatrici nel campo della salute mentale e delle nuove tecnologie applicate alla psichiatria.
Un’occasione per riflettere sul rapporto tra tecnologia e relazione terapeutica, sul ruolo dell’etica e sulla sfida dell’umanizzazione dell’intelligenza artificiale.