
Si è tenuto a Chicago questo mese il congresso internazionale di chirurgia pancreatica “Pancreas Club 2023” che sin dalla sua fondazione nel 1966, ha la missione di promuovere lo scambio di idee tra i pancreatologi di tutto il mondo e di mantenere un'atmosfera informale da "club".
L'evento si inserisce nell'ambito delle attività del Pancreatic Cancer Action Network , organizzazione che fornisce risorse e informazioni gratuite, approfondite e personalizzate sul cancro al pancreas.
Stella Konadu Adjei Antwi, specializzanda al secondo anno della Scuola di specializzazione in chirurgia generale di Milano-Bicocca e attualmente Research Fellow presso la Mayo Clinic a Rochester Minnesota, ha avuto l'opportunità di presentare il suo lavoro di ricerca, condotto con Andrea Zironda, specializzando di Humanitas University.
Lo studio s'intitola “Outcome of Palliative portal/superior mesenteric vein stenting in unresectable pancreatic malignancies”, ed è stato selezionato come vincitore del premio come miglior ricerca presentata da uno specializzando.

Lo studio
La patologia neoplastica pancreatica è caratterizzata dall'estensione extrapancreatica del tumore con conseguente possibilità di stenosi o completa occlusione venosa portomesenterica. Se non tratta, questa condizione può portare allo sviluppo di segni e sintomi, come dolore postprandiale, sanguinamento gastroesofageo, ascite, malnutrizione, incidendo negativamente sulla qualità di vita e sulla performance status del paziente. Tutto ciò risulta essere un impedimento per la somministrazione di farmaci chemioterapici neoadiuvanti o palliativi. Ad oggi i trattamenti utilizzati per l`ipertensione venosa occlusiva si limitano a trattamenti sintomatici palliativi come legatura o bruciatura di varci oppure a trattamenti invasivi come TIPPS o creazione di shunt portosistemici chirurgici. Quest`ultimi hanno ridotta indicazione a causa delle possibili gravi complicanze e conseguenze in pazienti già debilitati.
Dottoressa, esiste un trattamento meno invasivo ma efficace che possa migliorare le condizioni cliniche di questi pazienti?
"Il nostro studio monocentrico retrospettivo ha arruolato 62 pazienti della Mayo Clinic di Rochester Minnesota con neoplasia pancreatica non resecabile e stenosi o completa occlusione portomesenterica diagnosticata con imaging radiografico (TC, RMN e PET). Lo scopo dello studio è di verificare sicurezza ed efficacia dello stenting portomesenterico con approccio transepatico, trattamento mininvasivo di radiologia interventistica su cui ad oggi esistono solo pochi case series e case reports.
L`aspetto rivoluzionario è la possibilità di migliorare la qualità di vita e performance status con approccio mininvasivo preoperatorio e poter somministrare terapia neoadiuvante o palliativa ai pazienti con neoplasia pancreatica non resecabile: nel primo caso con intento di poter in un secondo momento eseguire chirurgia resettiva sul paziente e nel secondo caso con intento di allungare la sopravvivenza del paziente che rimane non resecabile."