Comportamenti pericolosi per la vita, più fragili i teenager non eterosessuali - Per la prima volta una valutazione nello studio del gruppo di Ricerca del Professore Massimo Clerici

Milano – Il rischio di suicidio e di comportamenti pericolosi per la vita è più elevato tra gli adolescenti appartenenti alle minoranze sessuali. Lo afferma uno studio dell’Università di Milano-Bicocca, dal titolo “Estimating the risk of attempted suicide among sexual minority youths”, recentemente pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics (doi:10.1001/jamapediatrics.2018.2731). 

Il suicidio è la seconda causa di morte tra gli adolescenti, a livello mondiale. Nonostante fosse già nota questa tendenza da parte delle minoranze sessuali, per la prima volta è stata compiuta una più precisa valutazione dell’entità del fenomeno negli adolescenti LGBT. 

Lo studio di Ester di Giacomo, psichiatra e dottoranda in Neuroscienze del gruppo di ricerca guidato da Massimo Clerici, docente di Psichiatria e direttore della scuola di specializzazione in Psichiatria dell’Università di Milano-Bicocca, ha preso in esame 35 studi accademici sul tema e un campione di quasi due milioni e mezzo di adolescenti tra i 12 e 20 anni, di dieci nazionalità diverse.  
Dall’analisi è risultato che gli adolescenti appartenenti al gruppo complessivo delle minoranze sessuali mostrano un tasso di rischio di suicidio (OR=3.50) superiore alle tre volte e mezzo rispetto ai loro coetanei eterosessuali.

La pubblicazione ha suscitato grande interesse a livello mondiale con interviste da parte di Reuters (a firma Linda Carroll, 8.10.2018), Nature (https://doi.org/10.1038/s41562-018-0472-7), Contemporary Pediatrics (in print) e MedPage Today (a firma Elizabeth Hlavinka, 8.10.2018).

Inoltre, le associazioni LGBT hanno espresso grande apprezzamento (https://blog.lgbthealthlink.org/2018/10/31/dont-be-afraid-its-lgbtwellness-news/), sia per l’interesse mostrato che per le conclusioni che incoraggiano supporto e maggiore sforzo di inclusione e auto-accettazione rivolto a questi adolescenti per troppo tempo marginalizzati ed oggetto di ipotesi interpretative ideologizzate sulla loro condizione sessuale e sul loro profilo psicosociale

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