
La stanchezza non è un sintomo riconducibile alla colangite biliare primitiva (CBP). Una ricerca condotta dal Centro delle Malattie Autoimmuni del Fegato dell’Ospedale San Gerardo di Monza e dai Dipartimenti di Medicina e di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca ha escluso una relazione diretta con la patologia del fegato, individuando in altri fattori una possibile causa di stanchezza e affaticabilità.
«È stata vincente l’idea di confrontare la qualità della vita e la frequenza di stanchezza ed affaticabilità in popolazioni molto distanti e diverse tra loro da tanti punti di vista: pensiamo alle differenze genetiche, ma anche culturali tra noi europei e la popolazione giapponese – afferma Pietro Invernizzi, professore in Gastroenterologia dell’Università di Milano-Bicocca –. Questo studio ci ha permesso in primis di escludere che la stanchezza fosse un sintomo necessariamente presente in tutti i malati affetti da CBP, ma anche di speculare su quali possano essere i fattori scatenanti in quei pazienti che ne soffrono. L’avere osservato, ad esempio, che ne soffrono soprattutto i pazienti che vivono a latitudini più settentrionali come la Gran Bretagna fa pensare che l’esposizione al sole, e quindi i livelli nel sangue di vitamina D, possa avere un ruolo».