
Nove le proposte selezionate nell’ambito del bando “Bicocca Starting Grants” su un totale di 25 progetti provenienti da 13 dipartimenti diversi.
Un dispositivo al plasma per sanificare l’aria degli ambienti chiusi, un algoritmo basato sull’analisi del DNA per la tracciabilità del pescato che permetterà di scongiurare frodi alimentari, la messa a punto di una strategia che combina realtà virtuale e psicologia per consentire agli anziani di sentirsi più sicuri alla guida dell’automobile. Sono solo alcuni dei progetti di ricerca che l’Università di Milano-Bicocca ha deciso di finanziare con un investimento di 480mila euro.
Tra i vincitori del Premio ecco i progetti che coinvolgono il Dipartimento di Medicina e Chirurgia.
I progetti
La sanificazione dell'aria negli ambienti interni rappresenta un problema significativo nella pandemia da Covid-19. Il lavoro diretto da Prince Alex del dipartimento di Fisica “G.Occhialini”, in collaborazione con il dipartimento di Medicina e chirurgia, si occuperà di mettere a punto un innovativo dispositivo che sfrutterà le potenzialità del plasma freddo – un gas ionizzato – per ridurre la carica virale e batterica nell’aria. Il dispositivo sarà dotato di sensori per la rilevazione di parametri ambientali e fisici in spazi chiusi che lo renderanno in grado di operare in presenza di persone.
Sviluppare terapie mirate a recidere la leucemia mieloide acuta alla radice. È l’obiettivo del progetto di Daniele Ramazzotti (dipartimento di Medicina e chirurgia): attraverso lo studio approfondito del funzionamento delle cellule staminali leucemiche, la ricerca proverà a superare i limiti degli attuali regimi chemioterapici che generalmente non riescono a colpire l’intera popolazione di cellule maligne. La leucemia mieloide acuta infatti è una malattia caratterizzata da un altissimo tasso di ricaduta e da un indice di sopravvivenza a cinque anni per gli adulti di solo il 24 per cento, secondo l'American Cancer Society.
Dolore, formicolio, alterata sensibilità a mani e piedi, difficoltà nel manipolare oggetti molto piccoli e precarietà nell’equilibrio. Sono i problemi sperimentati dai pazienti quando terminano le cure per un tumore e possono durare per anni: non esiste, infatti, un trattamento farmacologico valido per questa condizione. Lo studio clinico del team multidisciplinare guidato da Paola Alberti (dipartimento di Medicina e chirurgia) si propone di studiare l’impatto economico della neurotossicità periferica indotta dalla chemioterapia sulla società e sui singoli pazienti, allo scopo di indirizzare future strategie di economia sanitaria in modo da migliorare la gestione dei pazienti.
Sviluppare un nuovo sensore in grado di misurare la capacità funzionale residua polmonare, ovvero la quantità di gas presente alla fase dell’espirazione, nei polmoni dei pazienti sottoposti a ventilazione meccanica per insufficienza respiratoria. È l’obiettivo del progetto guidato da Emanuele Rezoagli che nasce della collaborazione tra i dipartimenti di Medicina e chirurgia e di Fisica (avviata nell’ambito del progetto Milano Ventilatore Meccanico - MVM) e che mira alla brevettazione e all’industrializzazione del nuovo sensore.