Glioblastoma: la Fondazione Celeghin finanzia la ricerca di Milano-Bicocca

Il lavoro condotto con i chimici farmaceutici dell’Università di Parma punta a sintetizzare nuove molecole in grado di attaccare il più aggressivo dei tumori cerebrali
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Nicolini

Sintetizzare nuove molecole in grado di ridurre l’invasività del glioblastoma (il più aggressivo dei tumori cerebrali) e di contrastare i fenomeni di farmacoresistenza nei confronti del chemioterapico attualmente in uso. È l’obiettivo che porta avanti un team di ricerca multidisciplinare e interateneo del quale fanno parte biologi, biotecnologi e biochimici dell’Università di Milano-Bicocca (la coordinatrice dottoressa Gabriella Nicolini, la professoressa Francesca Re e il dottor Alessio Malacrida del Dipartimento di Medicina e Chirurgia) e chimici-farmaceutici dell’Università di Parma (la professoressa Valentina Zuliani e il professor Mirko Rivara del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco). Il progetto intitolato “Multidisciplinary approach to optimize the promising anti glioblastoma candidate MV1035” si basa su risultati solidi che hanno permesso di pubblicare già due lavori scientifici e a cui il team di ricerca è giunto avvalendosi, nelle fasi preliminari, anche dell’apporto dei neurochirurghi dell’ospedale San Gerardo di Monza (il professor Carlo Giussani, docente di Milano-Bicocca) e dei genetisti dell’Università di Milano Bicocca (la professoressa Angela Bentivegna). Fondamentale anche l’impiego di un software innovativo (SPILLO-PBSS), ideato dal dottor Alessandro Di Domizio, che ha consentito di identificare le proteine coinvolte nella malignità del glioblastoma, proteine che vengono inibite dalla molecola hit.

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