
Venerdì 24 maggio
dalle 8.30
Aula Magna edificio Asclepio U8
via Cadore 48, 20900 Monza
Il concetto di Salute Globale si concretizza appieno in una visione della salute intesa come stato di benessere fisico, mentale e sociale ma anche come diritto umano fondamentale da rispettare e tutelare attraverso un approccio interdisciplinare, multisettoriale e collaborativo.
Per Salute Globale si intende quindi un connubio di ricerca e azione, dove la salute e la malattia sono considerate risultati di processi non solo biologici ma anche economici, sociali, politici, culturali e ambientali. Tale approccio integrato può dunque essere impiegato per promuovere la salute, prevenire e curare le malattie, sia a livello individuale che di intere popolazioni.
Tutto ciò impone di prendere posizione a favore di equità e giustizia sociale, sia a livello locale che transnazionale; comporta altresì la necessità di svolgere un’analisi dell’interdipendenza esistente tra fenomeni locali e globali - nel Nord del mondo così come nel Sud - avvalendosi del contributo di diverse discipline, non solo sanitarie, che coinvolgano le scienze sociali e quelle umane, l’economia, il diritto e qualunque ambito possa inserirsi a pieno titolo nel raggiungimento dell’obiettivo, se pur questo originato nell'ambito della salute pubblica.
Il congresso “Salute Globale e Terzo Settore” del 24 maggio p.v., promosso dall’Italian Global Health Action - neonata associazione con l’obiettivo di divulgare, approfondire e sostenere attività in tema di Salute Globale - rappresenta una concreta possibilità di accendere i riflettori su una tematica fondamentale che deve creare consapevolezza nel nostro Paese sui presupposti ad essa correlati e sulle strategie internazionali ad essa riferite.
Autorevoli relatori appartenenti alle istituzioni governative, alle accademie, alla società civile e al mondo della filantropia si confronteranno in tre tavole rotonde per illustrare le attuali progettualità di contrasto alle disuguaglianze.
Il congresso sarà inoltre un’occasione per fornire spunti, sia a livello nazionale che locale, su come agire in maniera coordinata, attraverso la promozione di un dialogo costruttivo fra gli attori del settore pubblico, italiani e non (ministeri, istituti di ricerca, università, ospedali) e del non-profit (organizzazioni della società civile, fondazioni, filantropia) sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) promossi dall’ONU.