Mutazioni del gene “pacemaker” HCN1 associate ad epilessia generalizzata geneticamente determinata: uno studio del Laboratorio di Fisiologia Traslazionale e Canalopatie

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Ilaria Rivolta

Lo studio

I canali HCN sono proteine transmembrana ad elevata espressione neuronale, che svolgono un importante funzione di controllo dell'eccitabilità cellulare. HCN1 è l'isoforma maggiormente espressa nel cervello e un suo difetto funzionale è stata recentemente associato ad una forma grave di encefalopatia epilettica dell'infanzia con prognosi molto severa.

Grazie ad un ampio progetto di ricerca europeo, coordinato dall'Università di Duisburg-Essen (Germania), in collaborazione con Università Milano-Bicocca, Ospedale pediatrico Meyer-Università di Firenze, Istituto Neurologico C. Besta di Milano ed Università degli Studi di Milano, è stata recentemente identificata e caratterizzata una serie di nuove mutazioni di HCN1 in pazienti con epilessia generalizzata di tipo sporadico e familiare. I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Brain (https://academic.oup.com/brain/article/141/11/3160/5142623).

I risultati

“I risultati di questo lavoro”, spiega Jacopo C. DiFrancesco, neurologo presso l'Ospedale S. Gerardo di Monza, Università Milano-Bicocca ed Istituto Besta di Milano, “permettono un’importante espansione dei fenotipi di malattia epilettica che possono essere causati da mutazioni di HCN1, includendo anche le epilessie generalizzate di tipo familiare e le forme associate a febbre (GEFS+). Questi dati permettono di ipotizzare che i pazienti con questo tipo di disfunzione siano molti di più di quelli finora identificati”. 

Il lavoro è infatti l’estensione di una recente scoperta dello stesso gruppo di ricercatori dell'Università Milano-Bicocca, in collaborazione con Istituto Neurologico C. Besta di Milano e Università degli Studi di Milano, che per la prima volta ha identificato e caratterizzato la correlazione tra mutazioni di HCN1 e epilessia idiopatica generalizzata, in un articolo pubblicato su Neurobiology of Disease (vedi https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0969996118301918?via%3Dihub).

Il Team Bicocca

Lo studio elettrofisiologico di alcune delle mutazioni appena pubblicate sulla rivista Brain è stato condotto da Anna Binda, giovane ricercatrice post-doc, con la supervisione di Ilaria Rivolta, coordinatrice del laboratorio di Fisiologia Traslazionale e Canalopatie del dipartimento di Medicina e Chirurgia di UNIMIB. “I risultati ottenuti grazie a questa importante collaborazione internazionale”, affermano le ricercatrici, “permettono una migliore comprensione dei meccanismi patogenetici alla base delle epilessie geneticamente determinate da disfunzione dei canali ionici e pongono le basi per l'identificazione di strategie terapeutiche innovative e personalizzate”.