Finanziati 250.000 euro per il progetto sulla leucemia mielomonocitica giovanile

Il progetto del Dipartimento di Medicina e Chirurgia di Milano Bicocca è stato finanziato da Fondazione Cariplo e Telethon
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Il progetto "Analisi di nuovi bersagli terapeutici coinvolti nella modulazione della risposta infiammatoria nella leucemia mielomonocitica giovanile" coordinato dal Dott. Emanuele Azzoni, ricercatore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Milano Bicocca, è uno dei 21 progetti finanziati a livello nazionale da Fondazione Cariplo e Fondazione Telethon, nell'ambito della ricerca di base.

La leucemia mielomonocitica giovanile (JMML) è un tumore infantile particolarmente raro, per il quale attualmente l’unico trattamento disponibile è il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, che tuttavia riesce a curare solo la metà dei pazienti.

"Negli ultimi anni è emerso come la perdita di funzione dei meccanismi che controllano l’infiammazione sia generalmente associata a un malfunzionamento del sistema emopoietico. Ad esempio, questo si è osservato in alcune leucemie mieloidi, ma anche come parte dei normali processi che portano all’invecchiamento. La leucemia mielomonocitica giovanile (JMML) è un tumore ematologico infantile per il quale ancora non esiste una cura definitiva. Inoltre, ad oggi non comprendiamo appieno i meccanismi che portano all’insorgenza della malattia. Nel nostro laboratorio presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca abbiamo messo a punto modelli innovativi per studiare questa leucemia.
Grazie a questo generoso finanziamento di Fondazione Cariplo e Fondazione Telethon, nel corso dei prossimi due anni potremo studiare il ruolo dei processi infiammatori nella patogenesi della JMML, ancora pressochè sconosciuto. Speriamo che i risultati delle nostre ricerche possano portare miglioramenti concreti nella gestione di questa patologia, in termini di nuove terapie che andranno a beneficio dei pazienti e delle loro famiglie"  
ha dichiarato il dott. Emanuele Azzoni.

Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 250.000 €